Nei tempi “social” in cui viviamo, capita a tutti di partecipare a un contest oppure di invitare altri a giocare postando una foto. Dato che questo genere di giochi è ormai ricorrente, la partecipazione o la reazione a uno scatto non è più così rapida. Poi capita in un pomeriggio un po’ anonimo di ottobre che una foto su Instagram raccolga in meno di sei ore quasi duemila “mi piace” e il fatto ha attirato l’attenzione.
Allora siamo andati a vedere la foto per capire perché piacesse così tanto.
C’è una ragazzina seduta che tiene in mano una bandiera, indossa la maglia del Carpi Calcio, la squadra fenomeno che sorprendendo tutti, e sovvertendo non pochi pronostici, arrivò fino alla prima divisione del campionato di calcio italiano, tra le mani questa giovane tifosa stringe la bandiera della sua squadra del cuore, sullo sfondo i campi verdi del Cabassi, lo stadio cittadino da poco ristrutturato che si è dotato di un’area coperta riservata ai diversamente abili. Solo dopo ti accorgi che è seduta su una sedia particolare, coperte da un telaio dal colore verde squillante ci sono le ruote di una sedia a rotelle. Il tema del contest era #carpigioiosa. Il fatto che la foto sia piaciuta così tanto, e in modo così immediato, è davvero un fatto positivo. E va sottolineato che molte persone hanno ritenuto che questa immagine sia emblematica della gioia che si può vivere a Carpi: assistere al Cabassi a una partita della squadra di calcio più amata perché ha regalato alla città il sogno, seppur breve, della serie A. Un amore che la retrocessione in B non ha spento e che coinvolge tutti. Una passione così forte che annulla qualsiasi diversity. Qualche tempo fa, un ragazzo ha aperto una seguitissima pagina su Facebook, che ha più di 272.000 followers, dal titolo “Vorrei prendere il treno” dove vengono denunciati tutti gli episodi di mancata inclusione verso i diversamente abili. Beh vogliamo dire a questi coraggiosi capitani che si battono contro ogni barriera, fisica e culturale, che qui a Carpi qualche biglietto di quel treno è stato staccato e, per quanto l’integrazione sia sempre una sfida, in tanti casi incomincia a essere un traguardo raggiunto. Perché ci sono passioni, o desideri, che da semplice aspirazione diventano vocazione. E questa passione è così forte da guidare una comunità.
Un grazie sincero a chi ha partecipato al contest #carpigioiosa mandando foto di tanti momenti di vita felici e sereni e a chi ha messo “mi piace” con l’augurio di continuare a essere una comunità ricca di passioni e inclusiva perché sopra tutte le bandiere non venga mai meno l’attenzione e il rispetto.