Torna per il quinto anno presso Il Borgogioioso di Carpi la Giornata dello Sport, domenica 22 settembre, un evento che vuole creare un ponte tra il pubblico che frequenta il Centro Commerciale e le associazioni sportive presenti sul territorio. Realizzato in collaborazione con la Consulta dello sport e benessere del Comune di Carpi, le diverse realtà sportive che operano nel Comune e la partecipazione del direttore della Medicina dello Sport dell’Azienda USL di Modena, Gustavo Savino, l’evento già cinque anni fa proponeva l’idea di un centro commerciale che va oltre lo shopping e guarda con interesse e disponibilità al territorio. Infatti tutte le realtà sportive sono ospitate a titolo gratuito e sostenute nell’attività di promozione delle proprie attività. Nell’arco di cinque anni, anche grazie alla contaminazione con una vetrina quale è Il Borgogioioso, lo sport carpigiano ha guadagnato spazi sui media locali e visibilità sul territorio sia per i propri meriti sportivi sia per una maggiore conoscenza da parte delle famiglie delle diverse proposte. Ma la sfida maggiore resta coinvolgere i giovani.

Lo ha detto anche papa Francesco rivolgendosi ai ragazzi “no a giovani da divano”. Purtroppo la sedentarietà è uno dei tratti inaspettati dei nuovi adolescenti che preoccupa sia per la mancanza di motivazione sia per il venire meno dei benefici legati alla pratica sportiva. A lanciare l’allarme sono i pediatri italiani che parlano di almeno un 60% di adolescenti che passano seduti dalle 10 alle 11 ore al giorno. E dopo i 14 anni il 20% dei maschi e il 40% delle ragazze interrompe ogni pratica sportiva. È una curva da invertire con urgenza perché lo sport porta molti benefici dal punto di vista fisico ma aiuta anche a socializzare e ha un importante ruolo educativo. Il vero problema non è l’accesso allo sport, ma l’abbandono dell’attività sportiva in età adolescenziale. Molte le cause: la dipendenza da internet o console di giochi, le aspettative troppo alte da parte dei ragazzi o dei genitori ma anche una visione troppo disincantata che riduce lo sport a solo business. Ha fatto discutere il testo pubblicato dai ragazzi della classe prima del Liceo Galvani di Bologna riguardo alla relazione tra sport e business: “Ai bambini si dice: l’importante non è vincere, ma partecipare! Ai più famosi atleti si dice: l’importante non è vincere, ma guadagnare!” 
Il rischio esiste ma lo sport può essere molto altro. Ad esempio palestra di integrazione per chi ha disabilità e quanti campioni, amatissimi dal pubblico, sono testimoni di quanto la vita valga oltre le facili etichette: basti citare Bebe Vio e Alex Zanardi. Dietro a loro un mondo di ragazzi e ragazze per cui la pratica sportiva è una vera conquista. Anche in questi contesti, i nuovi centri commerciali, più aperti alle buone pratiche verso il territorio, possono fare qualcosa: come l’evento Runner in Vista, realizzato in collaborazione con l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, 11 centri commerciali in Italia e diverse istituzioni locali oltre al CONI. Una corsa che in varie città italiane ha creato un evento sportivo che ha coinvolto ipovedenti, le loro famiglie, il pubblico e numerosi sponsor dando vita a un’attività di sensibilizzazione e found raising.
Ricordando che lo sport è per tutti auguriamo, in particolare agli adolescenti, un buon anno sportivo e ci diamo appuntamento al prossimo anno con qualche nuova iniziativa sempre insieme per lo sport!