Le donne hanno affrontato una lunga marcia per conquistare diritti fondamentali come il voto, l’accesso all’università, al lavoro e alle professioni, la libertà di essere o non essere mogli o madri, ed è ancora in corso il cammino verso una vera parità retributiva. Un percorso lungo, difficile, travagliato. Una strada accidentata, con tanti stop and go, come dimostrano i dati sul gender gap salariale nel nostro Paese. Un percorso non privo di involuzioni, dove niente è scontato e le violazioni, e le violenze, non sono anacronismi del passato ma cronaca d’attualità. Anche se oggi parole come sorellanza o femminismo suonano datate, le donne continuano ad avere bisogno di confrontarsi e di essere sostenute. Ne è un esempio la community di Career Leadhers, fondata nel 2020 da Federica Segato, che oggi conta su Facebook oltre 43.000 donne iscritte che condividono la voglia di crescere e migliorare la propria carriera, sostenendosi ogni giorno con consigli, condivisione di esperienze, suggerimenti. Il problema maggiore, sottolinea la stessa Segato è l’autostima e i condizionamenti di un’educazione che ha insegnato alle donne che parlare di soldi è disdicevole, che cambiare azienda è una sconfitta, che prima di avanzare una richiesta è bene valutare i rischi e magari accontentarsi di quello che si ha già. La conseguenza è che le donne sono le prime a nutrire dubbi sulle proprie competenze e capacità e le prime a sabotare le proprie legittime aspirazioni. Proprio il successo della community di Segato dimostra come sia decisivo essere sostenute da altre donne che ce l’hanno fatta o condividono la stessa fase di incertezza o semplicemente parlano con la “stessa voce”. Le donne si riconoscono e traggono ispirazione dalla testimonianza di altre donne: in una parola fanno network.  Da alcuni anni, uno dei contesti in cui è risuonata la voce delle donne è il festival “L’eredità delle donne” realizzato a Firenze con la direzione artistica di Serena Dandini, grazie al patrocinio del Comune e il contributo della Fondazione CR Firenze. “L’eredità delle donne” si svolge in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio e si propone di mettere in evidenza il contributo femminile al progresso dell’umanità. Nell’edizione del 2018, la testimonianza che più ha colpito il pubblico è stata quella di Amalia Ercoli Finzi, prima donna ingegnere aerospaziale in Italia, laureata con 110 e lode presso il Politecnico di Milano nel 1962, consulente scientifica della NASA, dell’ASI e dell’ESA, nota come la signora delle comete per il fondamentale contributo alla missione “Rosetta”. Amalia Ercoli Finzi è una donna piena di brio e dotata di un carattere forte e determinato.  La sua personalità è stata fonte di ispirazione per il progetto “Voce alle donne”, il percorso di ritratti femminili, realizzati dal disegnatore Emanuele Simoncini, allestito presso la galleria del Centro Commerciale Il Borgogioioso di Carpi dal 7 al 30 marzo 2022. Diciotto personalità dell’universo femminile, protagoniste in campi molti diversi della cultura, del cinema, dello sport, della scienza, della musica, della politica e della moda: Liliana Cavani – Regista, Alda Merini – Poetessa, Audrey Hepburn – Attrice, Madonna – Cantante, Margaret Thatcher – Statista, Vivienne Westwood – Stilista, Lady Gaga – Cantante, Sharon Stone – Attrice, Amalia Ercoli Finzi – Ingegnere aerospaziale, Chiara Ferragni – Influencer, Beyoncé – Cantante, Bebe Vio – Campionessa paralimpica, Mina – Cantante, Anna Magnani – Attrice, Margherita Hack – Astrofisica, Meryl Streep – Attrice, Rita Levi Montalcini – Neurologa e premio Nobel, Samantha Cristoforetti – Astronauta. Donne diverse, con talenti diversi, accomunate tuttavia dalla forte personalità e, proprio per questo, capaci di ispirare le giovani generazioni di donne. Perché ognuna trovi la propria voce e sappia interpretarla al meglio lottando, cadendo e rialzandosi fino a brillare della propria luce.