Chissà cosa ne avrebbe pensato Dorando Pietri, beffato alle Olimpiadi di Londra nel 1908 dove corse la Maratona, cadde cinque volte, vinse ma si vide sottratta la medaglia d’oro, del medagliere eccezionale di Gregorio Paltrinieri, che da Rio de Janeiro (2016) ad oggi ha vinto di tutto ed è considerato il nuotatore italiano più forte di tutti i tempi e uno dei nuotatori più forti di sempre. Sulla scia del mitico Greg si sono formati altri campioni carpigiani, tra questi il più promettente è il dorsista Lorenzo Mora con un carniere già significativo.
Forse il maratoneta d’inizio secolo che tentò l’impresa sentirebbe un umanissimo sentimento di rivincita per il giovane carpigiano che quell’impresa l’ha realizzata più volte. Ma lo sport non è solo di gambe o di braccia ma è soprattutto questione di testa e l’ha ben raccontato la storica squadra cittadina, il Carpi FC 1909, nato un anno dopo la sfortunata Maratona di Dorando, che nel Campionato 2012-2013 ha conseguito la promozione per la prima volta nel campionato nazionale cadetto di calcio e nel 2014-2015 ha realizzato l’impresa di gareggiare per la prima volta nella sua storia nel campionato di serie A.
Seguono fortune alterne, direbbe l’antico aedo, ma l’avversa fortuna non scoraggia gli eroi, semplicemente li tempra. E il racconto delle loro gesta alimenta i sogni e accende la fantasia dei ragazzi. Generazioni di giovani atleti e atlete continuano a “sognare l’impresa” alternando la fatica degli allenamenti e la tensione della gara al piacere di essere sul campo, qualunque esso sia, di scendere in pista a rincorrere la gloria, la conferma di un lavoro fatto ad arte. Pallavolo, pallacanestro, pallamano, pallanuoto: anche per loro innumerevoli titoli al proprio attivo. E poi la ginnastica ritmica che dietro alla grazia delle evoluzioni cela la precisione millimetrica degli scambi. Tennis, rugby, tiro con l’arco, ciclismo, pattinaggio, e poi l’atletica, quell’antico amore che da oltre un secolo accende e alimenta l’immaginario cittadino. E non mancano le arti marziali, lo skateboard, recente disciplina olimpica, la danza, e tra gli ultimi nati, l’ultimate che promuove il frisbee a disciplina sportiva e last but not least, le cheerleaders Flames che oltre a vantare un palmares di titoli nazionali, hanno già partecipato, sostenute da una calorosa tifoseria cittadina, ai campionati mondiali di Orlando negli USA.
Carpi è una città “in gioco” e molte di queste realtà sportive sono state promosse dal Borgogioioso e, il prossimo settembre, torneranno finalmente in presenza nella galleria del Centro Commerciale per riprendere il dialogo con ogni espressione della vita cittadina.
Perché che sia gioco di squadra o game individuale, una cosa è certa: nessun atleta carpigiano è solo, intorno a sé sente l’amore di una città che nonostante gli esiti alterni della dea bendata resterà sempre “invicta”.
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